Le misure adottate per la protezione delle risorse sono state spesso oggetto di elusioni o di infrazioni più o meno gravi. Queste infrazioni alle norme comuni hanno gravi e molteplici conseguenze. Impediscono alle politiche attuate per garantire la sostenibilità delle attività di pesca di conseguire i loro obiettivi. Se tutte queste norme fossero rispettate in modo rigoroso, nelle acque europee i problemi di eccesso di pesca e di sostenibilità della risorsa sarebbero in via di risoluzione. Ed anche per i pescatori onesti, il comportamento di quelli che infrangono la legge costituisce una forma di concorrenza sleale e un ostacolo ulteriore alla perennità delle loro imprese.
Ecco perché, attualmente, si riconosce da più parti la necessità di sviluppare e di attuare una cultura di rispetto effettivo delle regole. La Commissione europea ne ha fatta una delle sue priorità. La maggior parte dei pescatori sono consapevoli che i loro redditi a lungo termine dipendono dal mantenimento di catture di pesca ragionevoli. Ma la prima esigenza del settore è che le norme in materia di pesca siano attuate con lo stesso rigore in tutta l'Unione europea - e che gli stessi limiti si applichino in modo equo a tutti gli attori. Per conseguire questi obiettivi di trasparenza, di equità e di efficacia delle politiche, la Commissione europea ha messo a punto una riforma del sistema di controllo, che si è conclusa con l'adozione delle disposizioni esecutive del nuovo regolamento di controllo.
La sua filosofia è di non concentrare più il controllo sull'attività di pesca, ma piuttosto sul prodotto della pesca, indipendentemente dalla tappa nel percorso lungo la filiera. Grazie ad una nuova strategia globale e integrata di analisi dei rischi che si basa su una convalida sistematica e automatica di tutti i dati disponibili nella filiera, compresa la commercializzazione delle catture, sarà ormai più facile individuare rapidamente le incoerenze e i comportamenti sospetti.
A questo fine, un sistema di tracciabilità farà ormai parte integrante del sistema di controllo. In futuro il detentore anche temporaneo del pesce dovrà potere dire, documenti alla mano, da dove proviene il pesce e provare che è stato pescato legalmente. Per attuare rapidamente il nuovo sistema, è disponibile un sostegno finanziario comunitario per gli investimenti necessari. Il regime di controllo e di sanzioni dissuasive, pur indispensabile, non può bastare a garantire un'applicazione generalizzata delle misure. L'unico mezzo per assicurare che le misure di protezione della risorsa siano sempre rispettate in concreto è fare in modo che i pescatori siano consapevoli che le misure sono adottate nel loro stesso interesse a lungo termine e che esse sono le uniche ingrado di garantire redditi sostenibili, oggi e in futuro.